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Come ogni anno, il 21 febbraio anche quest’anno si celebra la «Giornata nazionale del Braille», istituita dalla legge n. 126/2007, quale momento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti e ipovedenti.

Questa giornata cade in concomitanza con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’UNESCO (l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura). Il codice Braille non è una vera e propria lingua, ma piuttosto un sistema di segni utile a tradurre in informazione tattile l’alfabeto, le lettere, le parole e le frasi che poi compongono un testo scritto. Questo codice ha rappresentato, sin dalla sua prima diffusione, un metodo inclusivo per molte persone cieche, cui prima era negata la possibilità di lettura e di scrittura.

Il Museo Eidos è stato progettato con l’obiettivo del massimo grado di inclusione possibile: tra le altre cose (video in LIS, qr-code che rimandano a contenuti accessibili) le schede che guidano l’esplorazione tattile sono infatti trascritte oltre che in carattere ingrandito, anche in codice Braille. Il codice Braille è importante perché permette a chi lo utilizza di fruire di contenuti ma anche di produrne di propri.

Non vi resta che venire, dunque, a leggere le nostre schede Braille e, naturalmente, a toccare le nostre opere!

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