Pubblicazioni

Paul Watzlawick nel suo prezioso “Pragmatica della comunicazione umana” teorizza, forse per la prima volta con una metodologia scientifica, una serie di assiomi che descrivono proprietà tipiche della comunicazione aventi importanti implicazioni relazionali.

Sin dagli anni del dopoguerra, le narrazioni di Rossellini, Visconti, De Sica, Germi e altri autori del neorealismo, non ultimi Fellini e Pasolini, documentando la realtà, hanno contribuito a costruire l’immaginario delle periferie che ha assunto un aspetto peculiare.

Intervista a Carlo Ratti.
Il suo nome compare tra i Names You Need to Know di Forbes e i Best & Brightest dell’Esquire. È nella lista delle 50 persone che cambieranno il mondo secondo Wired e tra i 50 designer più influenti in America secondo Fast Company, oltre a essere anche tra i 60 innovators shaping our creative future per Thames & Hudson.

Hanno vinto medaglie di bronzo, argento e oro ai mondiali di Londra nel 2017 e agli europei di Grosseto del 2016, vantano record nazionali e una serie di molti altri premi, sempre presenti in competizioni nazionali, europee e internazionali.

Ho più volte provato a scrivere e riscrivere questo editoriale per il numero sul sogno e ogni volta ho ricominciato daccapo: quando abbiamo progettato questo numero di Orione eravamo ben lontani dalla pandemia da Covid-19 e la vita scorreva — anzi correva — come al solito.

Era il 1970 quando, sullo sfondo delle note di Working class hero di John Lennon, usciva la legge n. 300/1970, conosciuta anche come Statuto dei lavoratori, recante «Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale dei luoghi di lavoro e norme sul collocamento».

Cesare Moreno è presidente dell’associazione senza scopo di lucro Maestri di Strada, con sede a Napoli. È molto difficile rintracciarlo per via dei suoi mille impegni, ma quando ci riceve, riesce in un solo minuto a rompere il ghiaccio, leggere le domande proposte e complimentarsi per la non banalità delle stesse. Con la promessa di risponderci presto, garbatamente si lascia immortalare con la copertina di un vecchio numero di Orione, poi ci saluta e torna ai suoi impegni.

La barriera corallina è morta. Abbiamo esaurito le risorse a nostra disposizione. La calotta polare si è sciolta, a causa del surriscaldamento globale (di cui industrie e abitudini alimentari carnivore sono la principale causa).

Mi viene in mente il mio odiato professore del liceo — pace all’anima sua — e tutte le ore trascorse in quel corridoio pieno di spifferi per sottrarmi alla sua nauseante presenza.